von Daniele Discacciati maggio 29, 2022 4 Tempo di lettura
Hai mai sentito parlare di alimentazione intuitiva? Si tratta di una nuova teoria che promette di aiutarci a mantenere una dieta corretta ed equilibrata unendo alimentazione e consapevolezza. Scopriamo insieme cos’è l’intuitive eating e quali sono i suoi principi.
L’intuitive eating, conosciuto anche come mindful eating, è la teoria secondo la quale per mangiare bene dobbiamo ascoltare e assecondare i desideri e i bisogni del nostro corpo. Ripresa e ampliata come concetto nel 1995 nel libro “Intuitive eating” delle nutrizioniste Evelyn Tribole e Elyse Resch, l’alimentazione intuitiva si basa su un approccio consapevole alla salute del nostro corpo e parte dall’importanza di saper ascoltare i reali bisogni che esso ci trasmette, seguendoli e assecondandoli per stare meglio.
In pratica, secondo l’alimentazione consapevole, il nostro corpo ci invia dei messaggi sotto forma di desiderio di determinati alimenti rispetto ad altri per renderci consapevoli di bisogni e carenze da colmare. Quindi, per esempio, se il nostro corpo si accorge di una carenza di vitamina D, ecco che ci richiederà cibi che la contengano.
Un altro messaggio che dobbiamo ascoltare è quello dell’alternanza fame/sazietà: il corpo umano è una macchina perfetta che sa indicare naturalmente il momento in cui abbiamo necessità di cibo e quello in cui invece abbiamo assunto abbastanza nutrienti e possiamo concludere il pasto. Ascoltandolo possiamo iniziare a mangiare solo quando ne abbiamo effettivamente bisogno, lasciando fuori tutti gli spuntini non necessari.
Il concetto alla base è quello di imparare ad ascoltarci con attenzione per seguire la naturale tendenza al benessere del nostro fisico. Ma come fare a distinguere la fame “vera” da quella nervosa o di stress? Esistono una fame buone e una fame cattiva?
Uno stigma che il movimento si prefigge di combattere è proprio quello del cattivo rapporto con l’alimentazione, con la sensazione di fame e con il proprio corpo che si è ampiamente diffuso in questi anni.
Secondo la filosofia dell’alimentazione intuitiva, ascoltare e dare fiducia alle sensazioni del nostro corpo è la chiave per sapere esattamente dove la fame fisica si esaurisca e dove invece inizi la fame emotiva. Per eliminare i rischi della fame emotiva da stress e da nervosismo dobbiamo prima abbattere i pregiudizi su forma fisica, estetica e cibo liberandoci dai concetti di cibi buoni e cattivi e dall’incubo della diet culture.
Secondo la corrente dell’intuitive eating, infatti, è la cultura della dieta portata alle ssue conseguenze estreme che ci impedisce di ascoltare il nostro corpo, finendo per demonizzare la fame e confonderci le idee.
Basando la nutrizione su body positivity e accettazione del proprio corpo, l’alimentazione intuitiva ci mette in diretto contatto con una visione del cibo più positiva in quanto fonte di nutrimento ed energia e meno legata al concetto di dieta e dimagrimento a tutti i costi.
Tutte queste idee sono fedelmente rispecchiate nei dieci principi di base dell’intuitive eating:
Ora che sappiamo che cosa sia l’intuitive eating è chiaro come sia imperniato sull’attenzione non solo alla linea e al corpo, ma anche al benessere mentale. Essere gentili con noi stessi, imparare ad ascoltare quello che il nostro fisico ci suggerisce, i nostri bisogni e i cicli di fame e sazietà può davvero essere la chiave per sentirsi bene e in forma sempre.
Come iniziare? Prova a studiare e mettere in pratica i dieci principi dell’alimentazione consapevole e, se proprio non riesci, prova a diminuire le porzioni con i nostri sostitutivi dei pasti o ad aumentare il senso di sazietà con spuntini proteici durante gli intervalli tra i pasti.
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